Resto al Sud, l’aiuto economico per le imprese del Sud Italia
Uno dei principali sostegni economici per le imprese del Mezzogiorno è l’incentivo Resto al Sud, che anche quest’anno è stato rifinanziato con nuove risorse economiche.
Ma perché tale aiuto è fondamentale per la crescita economica delle aziende del Sud Italia? In questo articolo vedremo assieme che cos’è l’incentivo Resto Al Sud, chi sono i beneficiari e le attività ammissibili, quale dotazione economica è prevista per il 2023 e come presentare la domanda per accedere a tale agevolazione
CHE COS’E’ L’INCENTIVO RESTO AL SUD
Resto al Sud è un incentivo rivolto agli imprenditori di età compresa tra i 18 e i 55 anni, che sostiene attivamente la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali e libero professionali localizzate nel Sud Italia.
Tale sostegno, in particolare, si propone di incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile, attraverso una serie di azioni e di contributi economici.
L’obiettivo è quello di supportare le aziende del Sud Italia e contribuire al loro sviluppo economicorimanendo nelle zone d’origine.
Istituito per la prima volta con il Decreto Legge n.91 del 2017, è stato più volte rifinanziato e modificato, aggiungendo territori (progetto Resto Qui), beneficiari e settori economici a cui applicare l’aiuto economico.
Con la nuova Legge di Bilancio (scopri nel dettaglio le novità della disposizione finanziaria), Resto al Sud ha ricevuto fondi pari a 1 miliardo e 250.000€, da stanziare alle aziende fino ad esaurimento delle risorse.
L’agevolazione è principalmente composta da:
- Un finanziamento bancario pari al 50% del progetto di spesa, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi (leggi qui per approfondire il tema);
- Un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute.
L’incentivo può coprire il 100% delle spese con un finanziamento massimo di 50.000€ per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000€ per le società composte da quattro soci.
È definito, invece, un finanziamento massimo di 60.000€ per le imprese esercitate in forma individuale.L’agevolazione Resto al Sud non ha scadenze o graduatorie, ma le domande possono essere presentate in qualsiasi momento e vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
I BENEFICIARI DEL SOSTEGNO ECONOMICO
Resto al Sud è rivolto alle aziende regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese, costituite dopo il 21 giugno 2017 o in fase di costituzione (essa deve avvenire entro 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria).
I soggetti che presentano la richiesta per l’agevolazione devono, però, rispettare alcuni requisiti:
- Devono essere imprenditori con un’età compresa tra i 18 e 55 anni;
- Devono risiedere, al momento della presentazione della domanda, nel Sud Italia o nei comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia o nelle isole minori del Centro-Nord;
- Non essere titolari di altre attività imprenditoriali in esercizio in data 21/06/2017;
- Non aver ricevuto altre agevolazioni nazionali dedicate all’autoimprenditorialità;
- Non aver stipulato un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel momento della richiesta di agevolazione e per tutta la durata del finanziamento.
Per i liberi professionisti è richiesta la non titolarità di una partita IVA, nei 12 mesi antecedenti, dedicata allo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui si richiede l’agevolazione.
In base alle norme che la regolamentano e che ne hanno ampliato il raggio d’azione, l’iniziativa Resto al Sud è dedicata ai territori:
- Delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Delle aree del cratere sismico situate in Lazio, nelle Marche e in Umbria;
- Delle Isole minori, lagunari e lacustri del Centro Nord.
Se la tua Pmi possiede i requisiti sopra menzionati, potrai richiedere l’accesso all’incentivo Resto al Sud e dare avvio al tuo progetto imprenditoriale, sviluppando e crescendo nella tua regione d’origine.
LE ATTIVITA’ E I PROGETTI AMMISSIBILI
L’agevolazione Resto al Sud finanzia diverse attività imprenditoriali, con una copertura massima del 100% delle spese sostenute e un importo massimo di finanziamento pari a 50.000€ per richiedente.
Tali iniziative possono riguardare:
- Attività produttive operanti nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura;
- Fornitura di servizi per le imprese e per le persone;
- Attività legate al turismo e al commercio;
- Libera professione, sia in forma individuale, sia come società tra liberi professionisti.
Sono invece escluse le aziende che operano nel settore agricolo e quelle che svolgono attività commerciali al dettaglio e all’ingrosso, sia nei mercati fisici che in quelli digitali.
I programmi di spesa devono riguardare principalmente:
- Le ristrutturazioni o le manutenzioni straordinarie di beni immobili (per un massimo del 30% delle spese totali);
- L’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove;
- L’utilizzo di programmi informatici e di servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- Spese di gestione relative agli acquisti di materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, leasing e garanzie assicurative (per un massimo del 20%).
Le documentazioni relative alle attività e ai progetti di spesa verranno valutate assieme ai requisiti delle Pmi proponenti, entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda.
COME ACCEDERE ALL’AGEVOLAZIONE RESTO AL SUD
Dopo una panoramica sull’incentivo Resto al Sud, vediamo assieme come richiedere tale sostegno economico e quale iter segue il processo di valutazione.
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento attraverso la piattaforma di Invitalia, in quanto l’accesso è attivo fino ad esaurimento dei fondi e la valutazione avviene in ordine cronologico di arrivo.
Le richieste verranno esaminate dagli esperti che verificheranno il possesso dei titoli e il merito delle iniziative, anche attraverso un colloquio con gli imprenditori.
Il processo di valutazione avviene in due fasi:
- La prima verifica i requisiti fondamentali dei singoli proponenti e delle imprese, e le documentazioni relative ai programmi di spesa;
- La seconda analizza la fattibilità economico finanziaria del progetto, anche attraverso un colloquio diretto con il team imprenditoriale.
Ottenuto esito positivo potrai presentare alla banca la richiesta per il finanziamento, accedere al contributo a fondo perduto previsto dal sostegno Resto al Sud e utilizzare tali risorse per sviluppare la tua impresa e competere con successo nel mercato.
L’incentivo Resto al Sud è un aiuto concreto per le aziende che vogliono svilupparsi e crescere rimanendo nel proprio territorio d’origine, ma che allo stesso tempo vogliono competere in un mercato sempre più globale e connesso.
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