Legge di Bilancio 2023, ecco le novità - Capuano Associati
Posted on / by Antonella Capuano

Legge di Bilancio 2023, ecco le novità

A fine novembre è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la manovra sulla legge di bilancio 2023.

Ma quali sono le nuove disposizione economiche, finanziarie e fiscali previste da tale provvedimento? 

In questo articolo introdurremo la legge di bilancio 2023 attualmente discussa in Parlamento, andando nel dettaglio sulle novità previste per le aziende italiane.

IL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2023

Negli ultimi giorni di novembre è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il pacchetto DDL Bilancio, che vale 35 miliardi di euro.

L’approvazione del disegno di legge di bilancio 2023, il bilancio pluriennale per il triennio 2023-25 e l’aggiornamento del Documento Programmatico di Bilancio (DPB), ha fatto emergere possibili nuove soluzioni ma anche proroghe a incentivi già approvati in precedenza. 

Dopo la firma del Presidente della Repubblica, la parola spetta al Parlamento che probabilmente approverà il documento entro la fine dell’anno.

La manovra dispone che le risorse disponibili siano dedicate principalmente per interventi volti a contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi.

In generale il documento si ispira ai principi del precedente governo operando una certa sostanziale continuità, seguendo i criteri della prudenza e di un’equilibrata valutazione del contesto macroeconomico italiano in continuo mutamento.

Attraverso la legge di bilancio 2023 si prevede comunque una crescita dello 0,6% e una riduzione di un punto del PIL del deficit primario rispetto il 2022.

Queste notizie hanno portato una ventata di aria fresca nei mercati e un’approvazione dei maggiori operatori finanziari del disegno di legge di bilancio 2023.

Ma le modifiche più importanti sono quelle che riguardano le imprese:

  • La conferma dei crediti d’imposta per le aziende energivore e non, con un aumento della percentuale dello sgravio fiscale;
  • L’ampliamento del regime forfettario per gli imprenditori che superano la soglia dei 65.000 euro di ricavi o di compensi;
  • I sostegni rivolti alla crescita economica delle PMI. 

CREDITO D’IMPOSTA PER LE IMPRESE ENERGIVORE E NON

Nella nuova legge di bilancio 2023 è prevista la conferma del credito d’imposta per tutte le Pmi gasivore, energivore e non, che si trovano in difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici e del gas (leggi qui il nostro articolo)

Già attivato per l’ultimo trimestre 2022, il cosiddetto Bonus Energia sarà applicato con la nuova manovra finanziaria fino al 31 marzo 2023.

Le novità che emergono dal documento riguardano l’aumento della percentuale del credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e di gas naturale.

In particolare:

  • Le aziende energivore potranno utilizzare uno sgravio fiscale del 45% delle spese sostenute nel primo trimestre 2023;
  • Le imprese dotate di contatori di energia elettrica con potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle energivore, potranno utilizzare una percentuale massima del 35%;
  • Le imprese gasivore e non, potranno usufruire, invece, di uno sgravio fiscale pari al 45% del costo per l’acquisto del gas consumato nel primo trimestre 2023.   

Sul tavolo si discute anche dell’aumento della tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche che dovrebbe passare dall’attuale 25% al 50% e che potrebbe essere calcolato sull’utile e non sul fatturato come fatto fino ad ora.

LEGGE DI BILANCIO 2023 E LE MODIFICHE AL REGIME FORFETTARIO

Con la legge di bilancio 2023 il regime forfettario potrà essere beneficiato anche dalle partite Iva con ricavi e compensi non superiori agli 85.000€.

Il particolare regime fiscale del 15% infatti sarà applicato anche agli imprenditori che possiedono ricavi superiori ai 65.000 euro (limite attuale) senza dover passare al regime ordinario e subire una tassazione maggiore

Questo significa applicare un’aliquota più bassa a una fascia cospicua di partite iva che fino a poco tempo sosteneva un carico fiscale elevato, con le stesse percentuali delle imprese di grandi dimensioni con ricavi e fatturati maggiori.

Tale applicazione del regime forfettario consentirà a molti imprenditori di piccole e di medie dimensionidi sostenere delle imposte più contenute e recuperare delle risorse fondamentali per la propria attività.

Inoltre si prevede una soglia di tolleranza in cui il regime forfettario può essere ancora valido: infatti fino a 100.000€ di ricavi e compensi si può rientrare nell’applicazione della tassazione al 15%.

Superata questa soglia, esso decade dall’anno stesso in cui si sono percepiti tali ricavi e in questo caso l’azienda deve versare l’Iva sulle attività aziendali che hanno comportato il superamento del limite.

LEGGE DI BILANCIO E LA CRESCITA DELLE PMI

La nuova legge di bilancio 2023 affronta con specifici sostegni economici la crescita delle PMI.

Il nostro tessuto economico è principalmente composto da aziende di piccole e medie dimensioni, che in questi anni hanno dovuto affrontare crisi economiche molto importanti.

Proprio per questo motivo il Governo ha disposto il rifinanziamento dei contratti di sviluppo per 160 milioni di euro, per ogni anno, dal 2023 al 2027 e per 240 milioni di euro dal 2028 al 2037, destinando queste risorse a:

  • Programmi di sviluppo industriale, compresi quelli rivolti alle attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • Programmi di sviluppo per la tutela ambientale.

Inoltre per i programmi rivolti alle attività turistiche, la nuova legge di bilancio 2023 prevede un sostegno economico annuo pari a 40 milioni di euro dal 2023 al 2027 e 60 milioni di euro annui dal 2028 al 2037.

Fondamentale per la crescita delle Pmi è la proroga e il rifinanziamento del Fondo di Garanzia Piccole e Medie Imprese, disposto dalla legge di bilancio dell’anno scorso (leggi qui il nostro articolo dedicato alla manovra).

Si prevede, infatti, un finanziamento ulteriore di questo speciale fondo di 800 milioni di euro.

La manovra finanziaria prevede anche la proroga fino al 31 dicembre 2023 del credito di imposta previsto per le spese di consulenza relativo alla quotazione delle PMI in mercati finanziari regolamentati e ne aumenta l’importo massimo da 200.000 euro a 500.000 euro.

Per sostenere il nostro tessuto industriale il Governo ha istituito un Fondo per il Potenziamento delle Politiche Industriali a sostegno delle filiere produttive del Made in Italy, che per il 2023 metterà a disposizione 5 milioni di euro (95 milioni di euro sono previsti per il 2024).

La sua finalità è quella di sostenere lo sviluppo e la modernizzazione dei processi produttivi, e di accrescere l’eccellenza qualitativa del Made in Italy nel mondo.

Come avrai compreso tutti questi sostegni economici potranno aiutare la tua azienda a ritornare competitiva nel mercato recuperando le risorse fiscali ed economiche fondamentali per la tua attività.

Il tema della legge di bilancio 2023 è molto importante e la sua discussione è ancora in corso nel Parlamento.

Capuano Associati segue attentamente l’argomento e siamo pronti ad aggiornati tempestivamente sugli sviluppi, fornendoti una consulenza dettagliata sul tema e sull’ottimizzazione del carico fiscale attuale attraverso il nostro servizio dedicato GreenPassF24.

Se vuoi saperne di più contattaci, i nostri consulenti sono a tua disposizione.

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