LEGGE DI BILANCIO 2022: I FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE
Prosegue l’approfondimento di Capuano Associati sulla legge di bilancio 2022: se nell’articolo precedente avevamo trattato il tema dei crediti d’imposta.
Anche stavolta li suddivideremo per argomenti, tenendo conto dei temi considerati strategici nel testo della legge di bilancio stessa: investimenti produttivi e in ricerca e sviluppo, finanziamenti per l’avvio di nuove imprese, misure a sostegno dell’internazionalizzazione.
I finanziamenti per investire in macchinari, ricerca, transizione green
Iniziamo la panoramica dei finanziamenti alle imprese nella legge di bilancio 2022 parlando di una delle agevolazioni più note: la nuova legge Sabatini. La misura sostiene l’acquisto di attrezzature, macchinari e tecnologie nuove di fabbrica da utilizzare nel processo produttivo di beni e servizi. La misura è in vigore ormai dal 2014, con sostanziali modifiche nel 2018, grazie all’istituzione di una premialità riservata a chi acquista beni riconducibili alle tecnologie 4.0 o macchinari per la pesa e la tracciatura dei rifiuti.
Come più volte ricordato in queste pagine, si tratta di un’agevolazione mista che prevede:
- Un finanziamento agevolato su provvista gestita da CDP – Cassa Depositi e Prestiti, erogato dalle banche convenzionate. Il prestito copre fino al 100% dell’investimento e la somma richiedibile va da 20 mila euro a 4 milioni di euro.
- Un contributo a fondo perduto proveniente da risorse del MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico destinato ad abbattere il tasso di interesse: la percentuale è pari al 2,75%, ma aumenta fino al 3,575% in caso di investimenti in tecnologie 4.0 o in macchinari per la pesatura e il tracciamento dei rifiuti.
La misura viene rifinanziata con un plafond di 240 milioni di euro per il biennio 2022- 2023, 120 milioni di euro per il periodo 2024 – 2026 e 60 milioni di euro per il 2027. Si torna all’erogazione per quote annuali del contributo a fondo perduto, cioè alla disciplina precedente al 2021. Lo scorso anno, infatti, era possibile richiedere l’erogazione del contributo in un’unica soluzione, come continuerà ad accadere per i finanziamenti di importo inferiore a 200.000 euro.
Ci sono novità importanti, invece, per quanto riguarda i finanziamenti per la transizione ambientale, ossia quelli destinati a sostenere i programmi di investimento delle imprese in tema di efficientamento energetico o innovazione green. Due sono i fondi previsti:
- il Ministero per lo Sviluppo Economico gestirà il nuovo Fondo per il sostegno alla transizione industriale, con un budget di 150 milioni di euro a partire dal 2022. L’obiettivo è quello di promuovere l’adattamento delle imprese alle politiche europee per la lotta all’inquinamento e alle emissioni climalteranti. Il fondo erogherà agevolazioni alle imprese, specie a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per sostenere gli investimenti di efficientamento energetico e il riutilizzo di materie prime o di materiale riciclato nel processo produttivo.
- Il nuovo strumento verrà affiancato dal Fondo italiano per il clima, per cui sono state stanziate risorse pari a 840 milioni per il periodo 2022- 2026. Mancano ancora i provvedimenti attuativi, ma già si sa che il fondo sosterrà investimenti di imprese e soggetti pubblici per contribuire a raggiungere gli obiettivi di tutela del clima previsti dagli accordi internazionali ai quali l’Italia ha aderito.
Intanto, segnaliamo fin d’ora che un decreto del MISE del 26 gennaio ha istituito un’ulteriore misura a sostegno di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano. Il plafond è pari a 750 milioni, con risorse provenienti dal Fondo per la crescita sostenibile e dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI). Ne parleremo più diffusamente nell’articolo che uscirà la settimana prossima.
I finanziamenti per nuove imprese, imprese giovanili e imprese femminili
Tra i finanziamenti per le imprese che ricevono una spinta ulteriore dalla legge di bilancio 2022 ci sono anche i fondi per l’autoimprenditorialità. In particolare sul sito di Invitalia, l’ente che gestisce le principali misure a sostegno delle nuove imprese, si anticipa il rifinanziamento di ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero. Si tratta dell’agevolazione rivolta alle donne e ai giovani di età inferiore ai 36 anni che vogliono avviare una nuova impresa o consolidarne la fase di avviamento. La nuova legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 50 milioni di euro per ciascun anno dal 2022 al 2024 per la misura. Ricordiamo in breve come funziona:
- L’incentivo prevede una combinazione tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato. La proporzione tra i due tipi di agevolazione varia rispetto alla data di costituzione dell’impresa (che comunque non può essere in attività da più di 5 anni).
- L’ammontare massimo della spesa agevolabile è pari a 3 milioni di euro e la misura agevolativa può coprire fino al 90% delle spese ammissibili.
Dalle disposizioni della legge di bilancio 2022 arrivano innovazioni significative anche per le aziende e i liberi professionisti che vogliono accedere ai finanziamenti di microcredito.
Si tratta della misura che permette di dar vita ad una nuova attività o di consolidarne una esistente da non più di 5 anni. Ad erogare i finanziamenti sono istituti bancari accreditati, i cosiddetti “intermediari di microcredito“. Per il richiedente è prevista anche una forma di tutoraggio, che fornisce assistenza nella definizione dell’idea d’impresa e verifica la corretta gestione del finanziamento.
Il testo della legge di bilancio cambia alcune delle disposizioni finora in vigore nel settore del microcredito. Ecco le principali novità:
- La somma massima richiedibile passa da 40 mila a 75 mila euro (a fronte del rispetto di determinate condizioni nella gestione del finanziamento);
- gli intermediari di microcredito potranno erogare finanziamenti alle società a responsabilità limitata fino a 100.000 euro, senza richiedere garanzie reali a copertura del prestito, grazie all’attivazione di un’apposita garanzia pubblica.
A mergine, per completezza, citiamo un’ultima novità: i finanziamenti agevolati e in equity previsti dal Fondo di Venture Capital gestito da CDP non interesseranno più solo le start – up innovative ma anche le PMI innovative. Lo strumento, tramite partecipazioni di minoranza e prestiti, sostiene le imprese innovative nel loro percorso di sviluppo, con focus specifico su imprese ad altissimo contenuto tecnologico. Tra i temi prioritari troviamo salute, scienze per la vita, blockchain, mobilità, investimenti green, agritech e altri.
I finanziamenti per l’internazionalizzazione
La legge di bilancio 2022 conferma e potenzia anche i finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese gestiti da SACE / SIMEST. Anche in questo caso, l’orizzonte temporale di riferimento è ampio: il rifinanziamento, infatti, arriva fino al fino al 2026.
In particolare, è previsto l’aumento del plafond disponibile per il fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri, con 1,5 miliardi per ogni anno, dal 2022 al 2026.
Tra le misure di maggiore interesse per le imprese ci sono le disposizioni della legge 394/1981, più volte rifinanziata e rinnovata. Nella sua forma attuale, il Fondo 394 per l’internazionalizzazione prevede tre misure specifiche rivolte alle PMI:
- Partecipazione a fiere e mostre sui mercati esteri: finanziamenti fino a 150 mila euro per sostenere la partecipazione a fiere mostre e missioni, anche virtuali.
- Investimenti per la transizione ecologica e digitale: sostegno agli investimenti delle PMI esportatrici per spese legate a digitalizzazione e sostenibilità, fino a un massimo di 300 mila euro.
- Sviluppo di siti e portali e-commerce in paesi esteri. Ciascuna impresa potrà richiedere fino a 300 mila euro per avviare o migliorare una piattaforma e-commerce e fino a 200 mila euro per accedere a market place digitali all’estero.
Le PMI richiedenti potranno beneficiare di un finanziamento agevolato affiancato da un contributo del 25%, senza presentare garanzie. Per le imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia il contributo è maggiorato al 40%.
Per ora, l’operatività del fondo è stata prorogata fino al 31 maggio 2022, anche grazie a fondi complementari provenienti dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: entro tale data, dunque, è ancora possibile inoltrare domanda di finanziamento a SACE/SIMEST. Le risorse ancora disponibili ammontano a 450 milioni di euro e l’apertura di una nuova finestra per presentare le richieste è prevista a breve.
A partire da tale data, si attendono aggiornamenti riguardo alle modalità in cui verranno erogate le agevolazioni per le imprese che operano sui mercati esteri, sostenute, come detto, dalla nuova legge di bilancio.
Tra le altre agevolazioni gestite da SACE / SIMEST, segnaliamo inoltre altre misure che sostengono le imprese esportatrici attraverso una partecipazione al loro capitale. Si tratta in particolare di:
- Partecipazioni di minoranza nel capitale dell’impresa italiana o delle controllate estere.
- Fondo di Venture Capital, che affianca il precedente, comunque sempre fino al limite massimo del 49% del capitale dell’impresa. A particolari condizioni, per interventi in paesi extra – europei è possibile richiedere anche un contributo a fondo perduto in conto interesse, che migliora le condizioni economiche dell’operazione.
Per molti dei finanziamenti agevolati citati in questo articolo le imprese possono richiedere la copertura delle garanzie pubbliche erogate dal Fondo Centrale di Garanzia o da altri istituti, come la SACE.
Il Fondo di Garanzia per le PMI, infatti, è stato rifinanziato con una dotazione di 3 miliardi fino al 2027, anche se le garanzie richiedibili sono ridotte e non sono più gratuite. Infatti:
- le garanzie su prestiti e finanziamenti a sostegno di investimenti sono tutte fissate all’80%, indipendentemente dall’importo.
- le garanzie sui prestiti destinati al rafforzamento della liquidità delle imprese scendono al 60%;
- la garanzia non sarà più gratuita: dal primo aprile è infatti prevista una commissione, da versare direttamente al fondo.
Vuoi avere maggiori informazioni sui finanziamenti dedicati alle imprese nella legge di bilancio 2022? Contatta i nostri uffici: i consulenti di Capuano Associati sono a tua disposizione.