INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0: COME FARE DOMANDA - Capuano Associati
Posted on / by Antonella Capuano

INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0: COME FARE DOMANDA

Dal 18 maggio prossimo le piccole e medie imprese italiane, incluse le microimprese, potranno presentare domanda a valere sul bando Investimenti sostenibili 4.0.

678 milioni di finanziamenti: a tanto ammontano le risorse stanziate. La misura si inserisce nel già vasto panorama degli interventi messi in campo dal MISE per supportare la trasformazione delle imprese verso la digitalizzazione dei processi produttivi e la sostenibilità.

In questo articolo vedremo più nel dettaglio gli obiettivi del bando, le azioni finanziabili e le spese ammissibili, le modalità di presentazione della domanda.

Che cos’è il bando Investimenti Sostenibili 4.0

Il bando Investimenti Sostenibili 4.0 promosso dal MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico prevede incentivi per finanziare i piani di investimento delle micro, piccole e medie imprese italiane in tecnologie 4.0, risparmio energetico ed economia circolare.

Misure di questo tipo hanno l’obiettivo di contribuire a contrastare le difficoltà del sistema economico dopo la pandemia da Covid-19, favorendo la ripresa e indirizzando gli investimenti verso ambiti strategici. Si tratta degli stessi temi che, ad esempio, sono inseriti nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di cui abbiamo recentemente trattato.

Investire in piani di sviluppo con una forte componente green e di risparmio energetico, inoltre, contribuisce a ridurre i consumi e di conseguenza i costi. In un momento in cui gli approvvigionamenti di materie prime ed energia sono un tema delicato, una misura come Investimenti Sostenibili 4.0 aiuta a “garantire la competitività e la crescita economica del paese”, per usare le parole del ministro Giorgetti.

Investimenti sostenibili 4.0 efficienza energetica

Nello specifico, i piani di investimento che verranno finanziati dovranno:

  • Essere realizzati in Italia;
  • Essere presentati unicamente da imprese manifatturiere che rispettino precise caratteristiche. Nello specifico, le aziende richiedenti devono essere attive, non in situazione di difficoltà, regolarmente iscritte al registro delle imprese. Inoltre, devono aver approvato almeno due bilanci, essere in regola con il versamento degli oneri previdenziali e di sicurezza, non aver delocalizzato nei due anni precedenti verso l’unità operativa che sarà sede dell’investimento.
  • Prevedere l’uso di tecnologie abilitanti incluse nel Piano Transizione 4.0., con costi collegati preponderanti rispetto al totale complessivo delle spese ammissibili.
  • Avere come obiettivo l’incremento della capacità produttiva, la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente o la creazione di un nuovo stabilimento. In ogni caso, tali investimenti dovranno essere funzionali a realizzare nuovi prodotti o a introdurre un cambiamento fondamentale nei processi produttivi.
  • Rispettare limitazioni e criteri di ammissibilità previsti, di cui paleremo meglio tra poco.

La maggior parte delle risorse disponibili andrà a beneficio delle imprese del sud: poco meno di 428 milioni di euro, infatti, sosterranno progetti proposti da imprese delle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il resto della dotazione finanziaria, circa 250 milioni di euro, sarà invece destinato alle regioni del centro-nord.

Sempre con riferimento alle risorse disponibili, il 25% sosterrà i progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

Caratteristiche del bando

Esaminando più nel dettaglio le caratteristiche del bando Investimenti Sostenibili 4.0, soffermiamoci ora su spese ammissibili, percentuali di finanziamento e tipologia di agevolazioni previste.

costi ammissibili, come detto, devono essere inserite in programmi di investimento che mirino alla trasformazione digitale, ecologica ed energetica. Tali programmi potranno prevedere la diversificazione produttiva o l’ampliamento delle strutture, finalizzati alla creazione di nuovi prodotti o alla trasformazione radicale dei processi di produzione.

Le spese finanziabili potranno includere:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, fino al limite massimo del 40% del totale dei costi;
  • programmi informatici e licenze direttamente collegati a macchine, impianti e attrezzature acquistati;
  • costi per certificazioni ambientali;
  • spese per diagnosi energetiche, solo per progetti che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica dell’impresa.

Per quanto riguarda invece tipologia di agevolazioni e percentuali di finanziamento, il bando Investimenti Sostenibili 4.0 prevede la concessione di contributi in conto impianti, con limiti di spesa complessivi e percentuali di copertura variabili a seconda dell’area in cui viene effettuato l’investimento.

Investimenti sostenibili 4.0 spese ammissibili

Per quanto riguarda il tetto massimo di spesa, considerando le imprese delle regioni del sud già citate, i piani di investimento devono prevedere costi compresi tra 500 mila euro e 3 milioni di euro. In ogni caso, l’importo complessivo non potrà superare l’80% del fatturato dichiarato nell’ultimo bilancio ufficiale dell’impresa.

Per tutte le altre regioni, invece, il piano di spesa dovrà essere compreso tra un milione di euro e tre milioni di euro. Anche in questo caso, vale il limite massimo dell’80% del fatturato dell’ultimo bilancio depositato.

Considerando invece le percentuali di copertura dell’agevolazione, anche in questo caso c’è una differenziazione su base geografica. La suddivisione, però, è più articolata, dal momento che prevede che il contributo massimo copra fino al:

  • 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e 50% per le imprese di media dimensione se l’intervento è situato in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania;
  • 50% dei costi eleggibili per le imprese di micro e piccola dimensione e 40% per le imprese di media dimensione se l’intervento ha luogo in Sardegna, Basilicata e Molise;
  • 35% per le micro e piccole imprese e 25% per le medie imprese nelle restanti regioni.

I progetti presentati dovranno essere realizzati solo dopo l’inoltro della richiesta di finanziamento. Inoltre, dovranno concludersi entro i dodici mesi successivi alla data del provvedimento di concessione del contributo.

Vediamo ora invece come si dovrà presentare la richiesta di finanziamento.

Come presentare domanda

Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma online messa a disposizione da Invitalia, nominata soggetto gestore del bando.

A partire dal 4 maggio 2022, le imprese richiedenti hanno già la possibilità di caricare i contenuti della domanda e gli allegati richiesti sulla piattaforma. La candidatura potrà poi essere inviata dal 18 maggio in poi.

Investimenti sostenibili 4.0 circular economy

Il formulario online presenta una struttura simile a quella di altre agevolazioni gestite da Invitalia. Semplificando (ma non troppo), i contenuti della domanda sono i seguenti:

  • Domanda di agevolazione, corredata da una serie di dichiarazioni che mirano a verificare l’ammissibilità del soggetto proponente e il rispetto delle condizioni formali richieste dal bando.
  • Dati di base relativi al programma di investimento, inclusi i suoi contenuti generali, le date di avvio e conclusione previste, la sede di realizzazione, l’elenco delle spese previste.
  • Descrizione dettagliata del piano di investimento, in cui vengono dettagliati in maniera più precisa obiettivi, contenuti, azioni previste.
  • Dati contabili necessari alla determinazione del contributo, con particolare riferimento ai dati di bilancio dell’impresa, verificati dal presidente del collegio sindacale, dal revisore unico o da un revisore legale o commercialista esterno.
  • Prospetto di calcolo per accertare che l’impresa proponente sia una micro, piccola o media impresa.
  • Eventuali preventivi di spesa (se già disponibili).
  • Computo metrico estimativo, nel caso siano previste opere murarie.
  • Documentazione specifica per piani di investimento a finalità di efficientamento energetico.

L’accesso alla piattaforma di Invitalia avviene esclusivamente attraverso SPID, CNS – Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica. L’accesso è riservato al legale rappresentante dell’impresa proponente. Quest’ultimo o quest’ultima, tuttavia, può delegare il potere di rappresentanza a un soggetto terzo, unicamente per la presentazione della domanda al bando specifico.

Le domande inoltrate verranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Sarà possibile presentare richiesta di finanziamento nell’ambito del Bando Investimenti Sostenibili 4.0 fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Il bando di cui abbiamo appena parlato, però, non è l’unica agevolazione a disposizione delle aziende che vogliono investire in macchinari e attrezzature green e innovative. La Legge di Bilancio 2022, infatti , ha confermato alcune delle misure già in essere a supporto gli investimenti sostenibili e tecnologici delle aziende. Ad esempio:

  • Crediti d’imposta per l’acquisto di macchinari innovativi, spese di ricerca e sviluppo, iniziative per promuovere la transizione ecologica;
  • Finanziamenti agevolati (in parte a fondo perduto) per l’acquisto di nuovi macchinari;
  • Finanziamenti potenziati per le start up e le PMI innovative.

Per aiutare le imprese a individuare le misure più adatte a sostenere i propri piani di sviluppo e a recuperare risorse da investire, Capuano Associati ha attivato GreenPass F24.

Si tratta di un protocollo gratuito rivolto alle aziende che prevede

  • una fase di raccolta dati gestita online,
  • una fase di approfondimento analitico insieme a uno dei nostri consulenti, per comprendere meglio le priorità di sviluppo e investimento dell’azienda;
  • la definizione di una panoramica completa sulle opportunità di agevolazione attivabili, dai crediti d’imposta alle misure di finanziamento per le imprese.

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