Fondo per le Pmi della Cultura
Dall’11 maggio sarà possibile inviare la domanda per accedere al contributo del Fondo per le Pmi della cultura, un’iniziativa definita anche dagli obiettivi del PNRR.
Ma cosa finanzia esattamente questo speciale fondo nella sua seconda edizione?
In questo articolo vedremo assieme che cos’è il Fondo per le PMI della cultura, cosa prevede questa sua nuova attivazione, anche in base al PNRR, e come accedere agli stanziamenti previsti dall’avviso pubblicato recentemente.
IL FONDO PER LE PMI DELLA CULTURA E IL PNRR
Il Fondo per le Pmi della Cultura è uno speciale fondo istituito per supportare attivamente le imprese del settore culturale nell’attivazione dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale e greenall’interno delle proprie strutture organizzative.
Tale iniziativa, attivata per la prima volta a fine 2022, rientra nelle missioni definite dal PNRR, in particolare nella Missione 1 (leggi qui il nostro articolo dedicato).
Questa seconda edizione è incentrata sul Sub-Investimento 3.3.4 volto alla promozione dell’innovazione e della progettazione dell’eco design inclusivo nelle aziende e prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro.
L’obiettivo di questa versione del Fondo per le Pmi della Cultura è quello di supportare le imprese culturali nel realizzare progetti e/o prodotti incentrati sulla sostenibilità, che orientino il pubblico ad un comportamento più responsabile verso l’ambiente.
L’agevolazione prevista per le Pmi è definita come:
- Un contributo a fondo perduto, che l’azienda può richiedere a partire dall’11 maggio 2023;
- Nella misura massima dell’80% delle spese ammissibili previste per il progetto e/o il prodotto culturale;
- Nell’importo massimo per incentivo previsto di 75.000€.
Come il Fondo Imprese Creative (scopri di più nel nostro articolo), anche questa misura supportaattivamente un comparto economico molto importante per il nostro tessuto industriale, che è stato duramente messo alla prova dalla crisi creata dalla pandemia.
I BENEFICIARI DI QUESTA SECONDA EDIZIONE
In base a quanto definito dall’avviso pubblico che ha aperto i termini per la seconda edizione, i beneficiari del Fondo per le Pmi della Cultura sono:
- Le micro e le piccole imprese, in forma societaria di capitali e di persone (escluse le cooperative);
- Le associazioni riconosciute e non;
- Le fondazioni;
- Le organizzazioni no profit dotate di personalità giuridica;
- Gli Enti del Terzo settore, di cui all’art.4 del D.lgs. n.117/2017.
Tali beneficiari devono operare nella musica, nell’audiovisivo e nella radio, nella moda, nell’architettura e nel design, nelle arti visive, nello spettacolo dal vivo e nei festival, nel patrimonio culturale, nell’artigianato artistico, nell’editoria e nell’area interdisciplinare.
Inoltre devono possedere determinati requisiti al momento della presentazione della domanda:
- Essere regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese;
- Possedere un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020 (per le associazioni non riconosciute);
- Essere iscritti nel Registro nazionale unico del Terzo settore o nei registri equivalenti (organizzazioni no profit e enti);
- Risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- Non essere in stato di scioglimento o in liquidazione e non essere sottoposti a procedura di fallimento o di concordato preventivo;
- Essere in regola con le disposizioni fiscali e contributive;
- Avere titolo a ricevere gli aiuti de minimis;
- Avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla PA un ordine di recupero;
- Non rientrare nelle imprese che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti definiti illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.
Se la tua impresa possiede i requisiti sopra menzionati, potrai richiedere l’accesso al Fondo per le Pmi della cultura e dare avvio ai progetti innovativi che ti consentiranno di competere con successo nel mercato globale.
LE ATTIVITA’ CULTURALI AMMISSIBILI
Il Fondo per le Pmi della cultura finanzia interventi dedicati all’innovazione e alla progettazione dell’eco design inclusivo per l’80% delle spese ammissibili sostenute e per un importo massimo di 75.000€.
Tali attività devono essere finalizzate a:
- Realizzare progetti o prodotti basati sull’eco design e sulla sostenibilità;
- Sensibilizzare le persone verso le tematiche ambientali e le azioni volte alla salvaguardia del clima;
- Implementare la pianificazione strategica, organizzativa e operativa per la redazione e l’attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione dell’impatto ambientale;
- Creare prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica per sensibilizzare il pubblico verso un maggiore rispetto per l’ambiente;
- Ideare attività di sviluppo e di prototipazione sperimentale dedicate all’ecodesign dei prodotti e al riciclo di materie prime.
Le documentazioni relative agli interventi e ai progetti verranno valutate assieme ai requisiti delle Pmi proponenti e nel caso l’esito della valutazione sia positiva, quest’ultime potranno usufruire del finanziamento secondo una graduatoria di merito.
COME ACCEDERE AL FONDO PER LE PMI DELLA CULTURA
L’apertura dei termini per presentare la domanda per accedere al Fondo per le Pmi della cultura è stata pubblicata lo scorso 11 aprile, tramite l’avviso della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Le procedure tecniche per l’invio sono state affidate a Invitalia che dal 11 maggio aprirà il portale dedicato.
Infatti dalle ore 12:00 di tale giorno e fino alle ore 18:00 del 12 luglio 2023, potrai inviare la domanda per accedere al contributo a fondo perduto, allegando la documentazione richiesta per la verifica dei tuoi progetti di innovazione e di sostenibilità ambientale.
Nel caso la valutazione degli esperti dell’istituzione sia positiva, potrai accedere all’incentivo e attivare le iniziative dedicate alla transizione digitale e green, nel rispetto delle Missioni delineate dal PNRR.
Usufruire del contributo previsto per il Fondo per le Pmi della cultura ti consentirà di applicare alla tua attività la digitalizzazione richiesta e l’approccio alla sostenibilità che l’Unione Europea diffonde.
Il Fondo per le Pmi della cultura è un aiuto concreto per le aziende e le organizzazioni che operano in uno dei settori strategici più importanti per la nostra economia e che vogliono ritornare competitive in un mercato variabile e complesso come quello attuale.
Capuano Associati segue attentamente i temi dedicati alla Finanza Agevolata e ti fornisce una consulenza dettagliata sull’ottimizzazione del carico fiscale, attraverso il nostro servizio dedicato GreenPassF24.
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