Cumulo dei Crediti d'Imposta: Recuperare risorse per inverstire - Capuano Associati
Posted on / by Antonella Capuano

Cumulo dei Crediti d’Imposta: Recuperare risorse per inverstire

Il cumulo dei crediti d’imposta è un’opportunità per le imprese che vogliono investire in macchinari, attrezzature, ricerca e sviluppo tecnologico.

Attraverso i crediti d’imposta, infatti, le aziende possono ottimizzare il proprio carico fiscale, recuperando risorse e liquidità per investire e finanziare piani di crescita. Il meccanismo di cumulo, da questo punto di vista, potenzia i vantaggi delle agevolazioni, permettendo di utilizzare più crediti d’imposta per sostenere lo stesso investimento.

In questo articolo, dopo un breve riepilogo riguardante alcune delle opportunità a disposizione, presenteremo nel dettaglio i limiti e i vantaggi del meccanismo di cumulo.

Parleremo poi di GreenPassF24, la soluzione su misura studiata da Capuano Associati per assistere le imprese che vogliono investire, utilizzando al meglio i crediti d’imposta e le altre agevolazioni attivabili.

Crediti d’imposta per le imprese che investono

Le leggi di bilancio per gli anni 2020 e 2021 hanno rinnovato e sistematizzato la disciplina dei crediti d’imposta a disposizione delle imprese. Alcune delle precedenti misure, come il super ammortamento e l’iper ammortamento, sono state infatti sostituite dal pacchetto di agevolazioni previste dal Piano Transizione 4.0.

Tra le principali, ricordiamo:

  • Il credito d’imposta beni strumentali: la misura sostiene e incentiva gli investimenti delle imprese italiane che investono in beni strumentali nuovi di fabbrica materiali e immateriali, con l’obiettivo di avviare una trasformazione  tecnologica e digitale dei processi produttivi.
  • Il Bonus Mezzogiorno: come abbiamo ricordato in un articolo recente, il Bonus Mezzogiorno  permette alle aziende del sud che realizzano investimenti in nuovi impianti, macchinari e attrezzature di recuperare parte della spesa sostenuta, grazie al meccanismo del credito d’imposta.
  • Il Credito d’imposta per promuovere le attività di ricerca e sviluppo: l’agevolazione si rivolge alle imprese che intendono investire in ricerca e sviluppo tecnologico, incluse le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
  • Il Credito d’imposta Formazione 4.0: la misura copre fino al 50% i costi di personale sostenuti dall’azienda richiedente, per le ore in cui i lavoratori dell’impresa sono impegnate in iniziative di formazione specifiche. Più in particolare, si tratta di attività formative mirate ad acquisire o consolidare competenze negli ambiti tecnologici chiave già previsti dal piano nazionale Impresa 4.0. e ripresi dall’attuale piano Transizione 4.0.

Oltre ai crediti d’imposta, sono attivabili numerose altre misure di finanziamento agevolato o contributo a fondo perduto per l’acquisto di beni strumentali e il sostegno agli investimenti. A puro titolo di esempio, citiamo la Nuova Legge Sabatini, con oltre 140.000 domande presentate dal 2014 a oggi (dati agosto 2021). L’agevolazione permette di ottenere un finanziamento bancario agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, oltre a un contributo in conto interessi sul tasso praticato dall’istituto bancario.

Cumulo crediti d'imposta per investire in macchinari

Le agevolazioni, dunque, sono diverse e agiscono su comparti di spesa differenti. Tuttavia, molte imprese sembrano non essere a conoscenza di tutte le misure attivabili. A confermarlo è il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi – Edizione 2021 pubblicato dall’Istat lo scorso 7 aprile.

I dati riportati, infatti, indicano che oltre il 40% delle imprese non conosce gli incentivi messi a disposizione dal governo per gli investimenti innovativi, la trasformazione digitale, l’internazionalizzazione d’impresa.  Tale carenza di informazioni investe anche i crediti d’imposta: eppure, il Piano Transizione 4.0 ha ampliato il ventaglio delle agevolazioni fiscali attivabili.

Lo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in corso di attivazione stanzia importanti risorse per rifinanziare le misure a sostegno delle imprese. Siamo nell’ambito della Misura 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e il 40,6% degli stanziamenti previsti sarà dedicato a incentivi/crediti d’imposta alle imprese. Tenendo conto le risorse complessive ammontano a più di 40 miliardi, si parla di oltre 16 miliardi a disposizione delle imprese in sei anni.

Per le aziende conoscere fin d’ora queste opportunità, inclusi i meccanismi di cumulo dei crediti d’imposta, è  il primo passo per recuperare risorse e sostenere gli investimenti.

Cumulo dei crediti d’imposta: vantaggi e limiti

Come abbiamo già accennato nell’introduzione all’articolo, il cumulo dei crediti d’imposta permette alle imprese che realizzano investimenti di varia natura di utilizzare più misure agevolative per coprire gli stessi costi.

Il vantaggio principale del meccanismo, di conseguenza, è l’aumento della quota di spese coperta dalle agevolazioni utilizzate sul totale dell’investimento. In altri termini l’impresa, cumulando più agevolazioni, riesce a coprire una parte maggiore dei costi sostenuti.

Facciamo un esempio: una piccola impresa campana del settore tessile acquista un nuovo macchinario ad automazione interconnessa per il taglio dei tessuti e l’azienda decide di cumulare il Bonus Mezzogiorno con il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. In questo caso, le due agevolazioni combinate porteranno ad una copertura pari al 45% per il Bonus Mezzogiorno (percentuale applicata alle piccole imprese), più un credito d’imposta aggiuntivo del 50% per la misura beni strumentali. Il totale della spesa, grazie al cumulo delle misure sarà dunque pari al 95%.

Ci sono però specifiche limitazioni al principio di cumulabilità, che ridefiniscono il perimetro dell’opportunità in modo più preciso e maggiormente operativo. Vediamole insieme:

  • Il cumulo è applicabile solo a condizione che la quota di spese coperta delle agevolazioni cumulate non superi il costo totale dell’investimento.  In altri termini, la copertura può arrivare fino al 100% dei costi sostenuti e non oltre.
  • Al calcolo delle risorse che contribuiscono al cumulo concorrono anche misure diverse dai crediti d’imposta, come ad esempio finanziamenti e contributi per l’acquisto di beni strumentali, piani di investimento finanziati attraverso i contratti di sviluppo, contributi regionali POR – FESR e altri.
  • I finanziamenti europei erogati attraverso il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrebbero causare qualche difficoltà. Per l’utilizzo dei fondi del PNRR, infatti, varrebbe il principio del “divieto di doppio finanziamento”, che spiegheremo meglio tra poco.

Tutti e tre gli aspetti sono dibattuti, e l’Agenzia delle Entrate è tornata più volte sul tema. In particolare la Circolare n. 9 del 23 luglio 2021 riassume le risposte date ai quesiti in materia di cumulo dei crediti d’imposta, definendo ad esempio le tipologie di agevolazione che concorrono al cumulo e il limite del 100% del valore dell’investimento.

Calcolo del cumulo dei crediti d'imposta

Per quanto riguarda i fondi erogati attraverso il PNRR, la faccenda si complica: tali fondi, infatti, dovrebbero coprire le spese sostenute per acquistare un bene o un servizio solo nel caso in cui l’azienda richiedente non abbia già usufruito di un’altra agevolazione per la medesima spesa.

A specificarlo è il testo del regolamento UE 2021/241 che istituisce il dispositivo di Ripresa e Resilienza. L’articolo 9, infatti, precisa  che i progetti di investimento “possono essere sostenuti da altri programmi e strumenti dell’Unione europea a condizione che tale sostegno non copra lo stesso costo“.

Questo significa che se un’azienda in futuro volesse finanziare un investimento utilizzando i fondi del PNRR, potrebbe trovarsi nella condizione di dover scegliere tra questi ultimi e altre agevolazioni disponibili a livello nazionale, inclusi i crediti d’imposta tra loro cumulabili.

GreenPassF24: la soluzione di Capuano Associati

Come abbiamo visto il panorama è decisamente vasto e piuttosto articolato, tenendo conto anche della cumulabilità dei crediti d’imposta. In ogni caso, la presenza di misure differenti e i meccanismi di cumulo rappresentano senza dubbio un’opportunità per le imprese, perché differenziano e ampliano il ventaglio delle agevolazioni attivabili.

I contenuti dei paragrafi precedenti, tuttavia, evidenziano due tipi di difficoltà da parte delle aziende nell’utilizzo dei crediti d’imposta e, più in generale, delle agevolazioni:

  • Ridotta conoscenza delle agevolazioni disponibili: sono davvero poche le imprese che, al loro interno, dispongono di figure con una preparazione specialistica in tema di incentivi e finanziamenti.
  • Difficoltà ad orientarsi nei meccanismi di fruizione, soprattutto quando si tratta di integrare tra loro misure differenti.

Entrambi gli aspetti sono comprensibili: di fronte ad agevolazioni così numerose, diverse tra loro e ciascuna con specifiche modalità di richiesta e fruizione, un po’di disorientamento è del tutto normale.

Per questo, Capuano Associati ha studiato una soluzione su misura che va incontro alle necessità degli imprenditori. Si tratta di GreenPassF24, il protocollo di analisi e pianificazione gratuito che aiuta le aziende a individuare le opportunità attivabili per sostenere i processi di investimento, crescita e innovazione.

GreenPassF24 si sviluppa in tre fasi successive, ciascuna con un obiettivo specifico:

  1. Completamento di una check list online, che ci consente di raccogliere informazioni generali sull’impresa, sulla sua attività e sui progetti di investimento programmati;Antonella Capuano Cumulabilità crediti d'imposta
  2. Sessione di approfondimento online con uno dei nostri consulenti. Si tratta di un primo audit senza costi che permette di esaminare più nel dettaglio la situazione attraverso il confronto diretto con l’imprenditore. In base ai dati raccolti, il nostro studio definisce una proposta mirata sulle esigenze dell’azienda e sulle sue caratteristiche.
  3. Preparazione del Protocollo GreenPassF24. Lo strumento presenta in modo preciso gli strumenti di agevolazione disponibili per sostenere il percorso di crescita e sviluppo dell’impresa. Le agevolazioni, una volta attivate, copriranno parte delle spese, liberando così nuove risorse per investire.

Il piano di azione proposto a conclusione del percorso, ovviamente, non comprende solo le agevolazioni fiscali e i crediti d’imposta. La panoramica dei diversi strumenti attivabili, infatti, si sviluppa a tutto tondo, sulla base delle informazioni raccolte attraverso il questionario iniziale e durante il colloquio di approfondimento.

Con il percorso che ti proponiamo avrai a disposizione un’analisi mirata sulle opportunità disponibili per la tua azienda: crediti d’imposta, fondo perdutofinanziamenti agevolati. Inizia subito, compila la check list che troverai al link: https://www.greenpassf24.it/.

GreenPassF24: la bussola per orientare le imprese che vogliono crescere.

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