Credito d’imposta per le imprese energivore e non energivore
Il Governo Italiano ha introdotto un credito d’imposta dedicato alle imprese con un forte consumo di elettricità, per aiutarle a sostenere gli incrementi dei costi energetici dovuti alla crisi economica e alla guerra in Ucraina.
Ma come si può usufruire di tale incentivo? E quali sono i requisiti per accedere all’agevolazione fiscale?
In questo breve articolo vedremo assieme che cosa prevede il credito d’imposta dedicato all’energia elettrica, chi sono i beneficiari e quali sono le spese ammissibili per tale incentivo.
I BENEFICIARI DEL CREDITO D’IMPOSTA
Il decreto Sostegni-ter (Decreto Legge. n. 4/2022), convertito in legge il 28 marzo 2022, ha previsto un credito d’imposta a favore delle imprese energivore e non, per garantire una compensazione degli eccessivi incrementi dei costi energetici verificatisi negli ultimi mesi.
L’agevolazione fiscale prevista è pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica, acquistata ed effettivamente utilizzata.
Tale sostegno è cumulabile con le altre misure previste dalla legge di bilancio 2022 (scopri qui gli altri incentivi dedicati alla tua impresa), rispettando il tetto massimo di beneficio previsto (il 100% dell’investimento sostenuto).
A causa della guerra in corso, gli aumenti dei costi energetici non si sono fermati e il Governo Italiano ha così provveduto ad ampliare l’efficacia di questo incentivo, previsto inizialmente per il primo trimestre 2022, anche per il secondo e per il terzo trimestre.
I beneficiari del credito d’imposta sono principalmente:
- Le imprese con un alto consumo di energia elettrica, definite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2017 (aziende energivore);
- Le imprese dotate di contatori di elettricità la cui potenza disponibile è pari o superiore ai 16,5KW (aziende non energivore).
Se la tua impresa ricade in una di queste casistiche puoi richiedere e usufruire dell’agevolazione recuperando risorse fiscali utili per nuovi investimenti e incrementare la competitività della tua attività.
L’ENTITA DEL CREDITO D’IMPOSTA
Ora che abbiamo visto chi sono i beneficiari del credito d’imposta, vediamo qual è la sua entità.
Inizialmente questa agevolazione era prevista esclusivamente per il primo trimestre 2022, ma con l’aumento dei costi energetici il Governo ha provveduto ad ampliare l’efficacia anche per il secondo e per il terzo trimestre.
Le imprese energivore e non, possono infatti usufruire del credito d’imposta in questo modo:
- Per il primo trimestre è previsto un’agevolazione del 20% se la media dei costi energetici relativi all’ultimo trimestre 2021 è stata superiore del 30% rispetto alla media di quelli sostenuti nell’ultimo trimestre del 2019;
- Per il secondo trimestre la percentuale del credito d’imposta è pari al 25% se le spese sostenute per l’energia elettrica nel primo trimestre 2022 sono state superiori del 30% rispetto a quelle del primo trimestre 2019;
- Per il terzo trimestre, invece, se le spese sostenute sono aumentate del 30% rispetto a quelle del secondo trimestre 2019, le imprese energivore potranno usufruire di un credito d’imposta pari al 25% mentre le altre imprese potranno utilizzare un’agevolazione pari al 15%.
Inoltre questi crediti d’imposta sono cedibili solo per l’intero entro il 31 dicembre 2022 e sono utilizzabili per compensazione non concorrendo però alla formazione del reddito d’impresa.
LE SPESE AMMISSIBILI
La circolare del 13 maggio 2022 precisa in maniera dettagliata quali sono le spese ammissibili per richiedere il credito d’imposta dedicato all’energia elettrica.
Rientrano infatti in questa categoria il costo medio per kWh che tiene conto dei costi sostenuti dall’impresa per l’energia elettrica, del dispacciamento e della commercializzazione di questa.
Come puoi vedere per determinare tale media si tiene conto esclusivamente delle spese per l’acquisto della componente elettrica, al netto però degli eventuali sussidi ottenuti ed escludendo le spese accessorie come quelle di trasporto e di stoccaggio.
Tali costi dovranno essere sostenuti nei periodi:
- Dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 per richiedere l’agevolazione del primo trimestre;
- Dal 1° aprile al 30 giugno 2022 per quella del secondo trimestre;
- Dal 1° luglio al 30 settembre per quella relativa al terzo trimestre.
Per usufruire del credito d’imposta le imprese beneficiarie potranno dedurli in compensazione tramite il classico modello F24, entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
Con la risoluzione n.13/E pubblicata il 21 marzo 2022, l’Agenzia delle Entrate ha individuato i codici tributo che potranno essere indicati nel modello per utilizzare l’agevolazione prevista.
Tali codici dovranno essere inseriti nella “sezione erario” del modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati” oppure, nei casi in cui l’impresa debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.
Come puoi vedere il credito d’imposta dedicato all’energia elettrica è molto importante perché ti consentirà di recuperare risorse fiscali che potrai investire ad esempio nell’acquisto di nuovi macchinari e nuove attrezzature utili per la tua attività aziendale.
Inoltre, come abbiamo già affermato, queste agevolazioni sono cumulabili con le altre previste dalla legge di bilancio 2022.
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