
Credito d’imposta per la raccolta differenziata
La nuova Legge di Bilancio ha confermato alcune delle più importanti agevolazioni previste per le aziende, tra cui il credito d’imposta per la raccolta differenziata.
Questo importante incentivo alla sostenibilità e ai suoi processi, può aiutare davvero le Pmi ad integrare nella propria organizzazione l’approccio ambientale dell’Industria 5.0?
In questo articolo vedremo nel dettaglio che cos’è il credito d’imposta raccolta differenziata, chi sono i beneficiari, quali sono le spese ammissibili per tale agevolazione e gli altri sostegni economici previsti dalla Legge di Bilancio dedicati alla sostenibilità.
CHE COS’ È IL CREDITO D’IMPOSTA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il credito d’imposta per la raccolta differenziata, già attivo nel 2019 e nel 2020, ha trovato nella Legge di Bilancio una nuova linfa vitale con l’integrazione di fondi pari a 10 milioni di euro utilizzabili per quest’anno e per il 2024.
Nato con l’obiettivo di incrementare in azienda l’approccio volto ad utilizzare il riciclo di materie plastiche miste, tale agevolazione prevede uno sgravio fiscale del 36% sulle spese sostenute per l’acquisto di prodotti riciclati utilizzati nella propria produzione.
In particolare il credito d’imposta per la raccolta differenziata è:
- Usufruibile da tutte le aziende che utilizzano imballaggi riciclati per i propri prodotti;
- Volto a ridurre l’impatto ambientale e la quantità di rifiuti non riciclabili creati dalle imprese;
- Un’agevolazione che viene garantita alle aziende che acquistano e utilizzano nella loro attività prodotti riciclati che arrivano dalla raccolta differenziata.
Questo sgravio fiscale, che può arrivare ad un massimo di 20.000€, è un incentivo per le Pmi che vogliono integrare, all’interno della propria struttura, l’ampia visione della sostenibilità definita dall’approccio europeo dell’Industria 5.0 (leggi qui il nostro articolo dedicato al tema).
BENEFICIARI E COME OTTENERE TALE AGEVOLAZIONE
Il rifinanziamento da parte della Legge di Bilancio del credito d’imposta per la raccolta differenziata ha posto solo le basi per questa agevolazione.
Infatti sarà un apposito Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a definire le modalità di applicazione e le certificazioni richieste.
Questo decreto sarà emanato entro 120 giorni dall’entrata in vigore della disposizione finanziaria 2023, ma possiamo già individuare i beneficiari e il valore di tale agevolazione.
I beneficiari del credito d’imposta per la raccolta differenziata sono tutte le aziende che svolgono la loro attività nel territorio italiano, indipendentemente dalla loro natura giuridica, dalla loro dimensione e dal modo in cui determinano il reddito d’impresa.
Per usufruire dell’agevolazione tali Pmi devono aver integrato nella loro produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata.
Questi materiali vengono definiti come:
- Imballaggi di plastica;
- Involucri biodegradabili e compostabili (definiti dalla normativa UNI EN 13432:2002);
- Materie ottenute dalla raccolta differenziata di carta, alluminio e vetro.
Secondo la Legge di Bilancio il credito d’imposta per la raccolta differenziata avrà una percentuale pari al 36% delle spese documentate per gli acquisti di prodotti riciclati e un importo massimo di 20.000€.
Come puoi vedere tale agevolazione è importantissima per la tua azienda, in quanto potrai integrare nella tua attività la sostenibilità utilizzando materiale da riciclo e recuperare delle risorse economiche che potrai investire in nuovi beni strumentali.

LE SPESE AMMISSIBILI PER IL CREDITO IMPOSTA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il credito d’imposta per la raccolta differenziata è usufruibile dalle aziende che acquistano materiale riciclato e che lo utilizzano nella propria attività produttiva.
Tali imprese devono dimostrare e documentare che tali acquisti hanno per oggetto prodotti e materialiprovenienti dalla differenziata.
Le certificazioni e le documentazioni che potranno essere richieste per usufruire di tale agevolazione, verranno definite nel prossimo Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
La condizione necessaria però, è l’acquisto di materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e di quelli biodegradabili e compostabili definiti dalla normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro.
La norma tecnica definisce i requisiti e i procedimenti per la determinazione dei compostaggi e dei trattamenti anaerobici degli imballaggi, in modo che le imprese possano effettuare gli acquisti verificando la conformità o meno dei materiali.
Inoltre è una guida perfetta per le aziende che vogliono direttamente riciclare le materie prime e utilizzarle nuovamente nella loro produzione.

CREDITO D’IMPOSTA E LE ALTRE AGEVOLAZIONI PER LA SOSTENIBILITA’
Aspettando il decreto che fornirà maggiori informazioni a riguardo, possiamo però definire gli aspetti più importanti per le aziende che richiederanno il credito d’imposta raccolta differenziata.
Innanzitutto l’agevolazione potrà essere utilizzata a decorrere dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti dei prodotti e dei materiali riciclati.
Per usufruire dello sgravio fiscale le imprese beneficiarie potranno dedurlo in compensazione tramite il classico modello F24 e inserirlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo per cui viene richiesto.
Come avrai compreso il rifinanziamento di questa misura economica è frutto dell’impegno preso dall’Italia e dall’Unione Europea di applicare una strategia comune per ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive.
In particolare la Legge di Bilancio ha confermato e istituito nuovi strumenti economici utili per applicare tale strategia (scopri tutte le altre agevolazioni previste).
Ad esempio ha rifinanziato l’importante “Programma Sperimentale Mangia Plastica” con cui si prevede il finanziamento relativo all’acquisto di macchinari eco-compattatori, dedicati alla raccolta differenziata di bottiglie per bevande in PET.
Ma ha anche istituito il Fondo per il contrasto al consumo del suolo che aiuta le Regioni ad attivare iniziative di rigenerazione urbana nel proprio territorio.

Come avrai compreso la sostenibilità ambientale sta diventando sempre di più un asset strategico e il credito d’imposta raccolta differenziata è un aiuto concreto per le Pmi che vogliono integrare tale approccio nella propria organizzazione e recuperare le risorse economiche.
Capuano Associati segue attentamente queste tematiche e ti fornisce tempestivamente tutte le informazioni utili per usufruire delle agevolazioni previste, e attraverso il suo servizio GreenPassF24, ti offre una consulenza dettagliata sull’ottimizzazione del carico fiscale.
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