Credito d’imposta per gli impianti di compostaggio

La nuova Legge di Bilancio ha introdotto delle importanti agevolazioni rivolte alle aziende che vogliono applicare l’approccio alla sostenibilità nelle loro strutture, tra cui il rifinanziamento del credito d’imposta per gli impianti di compostaggio.

Ma di che cosa si tratta? E quali imprese possono usufruire di questa speciale agevolazione fiscale?

In questo articolo vedremo nel dettaglio che cos’è il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio, chi sono i beneficiari di tale agevolazione, quali sono i progetti ammissibili e gli altri incentivi dedicati alla sostenibilità ambientale introdotti dalla Legge di Bilancio.

CHE COS’ È IL CREDITO D’IMPOSTA IMPIATI DI COMPOSTAGGIO

Il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio è una speciale agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2021, riconfermata anche quest’anno, volta a incentivare l’installazione e la messa in funzione di impianti di compostaggio presso alcuni centri agroalimentari.

Tale incentivo viene istituito per integrare nelle strutture aziendali delle Pmi l’approccio dell’Industria 5.0, in cui la sostenibilità e l’economia circolare sono aspetti fondamentali per la ripresa economica e industriale europea (leggi qui il nostro articolo dedicato).

Attraverso il compost creato dagli impianti di compostaggio, le aziende possono rintrodurre nel loro processo produttivo, e in quello di altre imprese, materie organiche utili per la realizzazione dei loro prodotti.

Il contributo così com’è stato definito dall’attuale disposizione finanziaria potrà:

• Raggiungere il tetto massimo di 1 milione di euro, sia per il 2023 (con spese sostenute nel 2022), sia per il 2024 (con costi sostenuti nel 2023);
• Essere pari al 70% delle spese sostenute rimaste a carico dell’azienda per l’installazione dell’impianto;
• Avere ad oggetti impianti di compostaggio che siano in grado di smaltire il 70% dei rifiuti organiciprodotti dal centro agroalimentare in cui sono localizzati.

Il bonus è utilizzabile in compensazione tramite modello F24, presentando un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate indicando le spese sostenute nei vari anni di riferimento.

I periodi di presentazione della richiesta vanno dal 20 aprile al 31 maggio 2023 per le spese sostenute l’anno scorso e dal 22 aprile al 31 maggio 2024 per i costi che verranno sostenuti quest’anno e che sono relativi all’installazione di nuovi impianti di compostaggio.

LE AZIENDE BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE

Le imprese beneficiare dell’agevolazione fiscale sono state definite nella legge n.234/2021 (Legge di Bilancio 2022) e devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:

• Avere la struttura di centri agroalimentari o di mercati orto frutticoli cittadini, provinciali e regionali;
• Essere localizzati nelle regioni della Campania, del Molise, della Puglia, della Basilicata, della Calabria e della Sicilia;
• Aver realizzato, installato e messo in funzione nel 2022 o nel 2023 un impianto di compostaggio utile per riciclare gli scarti dei prodotti agroalimentari realizzati e venduti;
• Possedere impianti in grado di smaltire almeno il 70% dei rifiuti organici prodotti dalle aziende stesse.

Tale agevolazione è quindi rivolta al comparto agricolo e a quello agroalimentare, settori strategici della nostra economia, in cui sono presenti molte giovani piccole e medie imprese del Sud Italia.

Il valore previsto per l’incentivo fiscale è pari al 70% delle spese sostenute, il quale non può comunque superare il tetto massimo annuale di 1 milione di euro. 

Come puoi vedere il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio è fondamentale per la tua azienda, in quanto potrai integrare nella tua attività l’economia circolare e recuperare delle risorse economicheche potrai investire.

IL CREDITO D’IMPOSTA E LE ALTRE AGEVOLAZIONI PER LA SOSTENIBILITA’

Con il provvedimento del 21 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha definito nel dettaglio le specifiche tecniche da utilizzare per l’invio della comunicazione telematica relativa alla richiesta del credito d’imposta per gli impianti di compostaggio.

Sono stati infatti individuati i periodi di invio della domanda per il 2023 e per il 2024, e le modalità con cui questa deve essere fatta.

Inoltre è stato ribadito che l’agevolazione fiscale non concorrerà alla formazione del reddito d’impresa, né della base imponibile IRAP.

Il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio non è l’unico incentivo rivolto all’approccio della sostenibilità, che il Governo Italiano ha voluto introdurre nella nostra economia.

Proprio con la Legge di Bilancio di quest’anno è stato rifinanziato con 10 milioni di euro, per il 2023 e per il 2024, il credito d’imposta per la raccolta differenzia.

Tale agevolazione nasce con l’obiettivo di incrementare nelle aziende l’utilizzo di materie plastiche riciclate nella propria produzione, prevedendo uno sgravio fiscale del 36% sulle spese sostenute per l’acquisto di prodotti riciclati (scopri di più nel nostro articolo dedicato).

A questo incentivo si va ad aggiungere il rifinanziamento del “Programma Sperimentale Mangia Plastica” con cui si prevede un fondo dedicato all’acquisto di macchinari eco-compattatori utilizzati per la raccolta differenziata di bottiglie in PET.

Come avrai compreso tutte queste misure economiche sono il frutto dell’impegno preso assieme all’Unione Europea, volto all’applicazione di una strategia comune per ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e industriali.

La sostenibilità ambientale è diventata un asset strategico e il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio è un aiuto concreto per le Pmi che vogliono integrare tale approccio nella propria organizzazione e recuperare le risorse economiche investite.

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