Comunità energetiche, quando le Pmi aiutano l’ambiente
Nell’ultimo periodo si parla spesso di Comunità Energetiche come una soluzione per le aziende per risolvere il problema dell’elevato costo dell’energia elettrica, dovuto alla crisi economica attuale.
Ma di che cosa si tratta effettivamente? E quali sono le agevolazioni previste per le aziende che ne fanno parte?
In questo articolo introdurremo che cosa sono le Comunità Energetiche, quali vantaggi generano e quali sono gli incentivi dedicati alle PMI che ne fanno parte, in vista delle possibili nuove agevolazioni previste per fine anno.
CHE COSA SONO LE COMUNITÀ ENERGETICHE
Le Comunità Energetiche o Energy Community sono composte da cittadini, attività commerciali, PMI e Pubbliche Amministrazioni con lo scopo di produrre, scambiare e consumare energia sostenibile derivante da fonti rinnovabili, utilizzate a livello locale.
Più semplicemente si tratta di un’associazione il cui obiettivo è quello di produrre energia elettrica greene riutilizzarla nelle proprie strutture.
I soggetti che partecipano devono produrre esclusivamente energia pulita e condividerla attraverso le reti di distribuzioni già esistenti o con autoconsumo virtuale.
Disciplinate dal Decreto Milleproroghe del 30 dicembre 2019, le Comunità Energetiche sono diventate per le aziende italiane una realtà sempre più necessaria per accedere al consumo di energia sostenibile.
Infatti attraverso questi gruppi le imprese possono:
- Sostenere un investimento minore per le infrastrutture necessarie;
- Suddividere con altri soggetti i costi per il mantenimento delle strumentazioni;
- Avere energia elettrica da fonti rinnovabili per le proprie strutture in tempi brevi;
- Usufruire degli incentivi previsti per l’applicazione di pannelli fotovoltaici nei propri stabilimenti;
- Applicare all’interno della propria azienda un’economia circolare che riduca l’impatto ambientale delle attività produttive;
- Attivare nuovi processi rispettosi dell’ambiente e in grado di produrre i volumi richiesti dal mercato.
Con le Comunità Energetiche si mira, quindi, ad accelerare la Transizione Ecologica del nostro Paese, attraverso il principio di resilienza e di sostenibilità dell’Industria 5.0 e del PNRR (leggi qui il nostro articolo dedicato).
Proprio quest’ultimo prevede per la promozione dell’utilizzo di fonti rinnovabili e per l’autoconsumo, un sostegno economico di 2.2 miliardi di euro alle Comunità Energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione, localizzate in aree a rischio di spopolamento.
Hai quindi l’opportunità di attivare una transizione ecologica all’interno della tua azienda utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili, sostenendo un investimento più contenuto e dei costi kW/h inferiori rispetto a quelli di mercato.
Inoltre con le nuove disposizioni, attualmente in fase di discussione, potrai recuperare le risorse economiche attraverso ulteriori agevolazioni.
I BENEFICI DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE
Ora che sai che cosa sono le Comunità Energetiche, vediamo quali sono i benefici che puoi trarre dall’appartenenza a questo gruppo.
Il primo beneficio è di tipo economico in quanto, grazie agli incentivi statali che promuovono la transizione energetica (come quelli per il fotovoltaico), potrai sostenere investimenti ridotti per rendere la tua azienda il più sostenibile possibile, rientrando anche negli obiettivi previsti per l’Industria 5.0.
Secondo la normativa in vigore, le Comunità Energetiche e le PMI che ne fanno parte possono ottenere un vantaggio economico sulla tariffa applicata al consumo di energia elettrica.
Tale beneficio tariffario è gestito dal Gestore Servizi Energetici (GSE) ed è valido per 20 anni, con un corrispettivo unitario e una tariffa premio pari a 110€/MWh
In base al Decreto Milleproroghe che le ha rese possibili in Italia, le Comunità Energetiche possono usufruire delle agevolazioni previste nei casi in cui:
- L’impianto per produrre energia green sia di nuova costruzione,
- La potenza di queste strumentazioni non superi i 200 kW;
- Il sistema di produzione dell’energia elettrica sia collegato alla rete a media/bassa tensione;
- Si utilizzi la stessa cabina di trasformazione sia per il prelievo, sia per la cessione alla rete.
Inoltre appartenere a questi gruppi significa far propri gli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dall’Unione Europea, attraverso la produzione e l’utilizzo di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili e non da fonti fossili come il petrolio.
Come puoi vedere far parte di una Comunità Energetica è molto interessante perché ti consente di usufruire dell’elettricità a condizioni economiche favorevoli rispetto a quelle di mercato, utilizzando anche l’autoconsumo di ciò che hai prodotto.
Questo, come già evidenziato, rientra nelle indicazioni europee dell’Industria 5.0 e del PNRR e ti permetterà di usufruire di agevolazioni e incentivi economici previsti dalla Transizione Ecologica e dal Green New Deal.
COMUNITA’ ENERGETICHE IN ITALIA
In Italia a poco a poco le Comunità Energetiche si stanno espandendo non solo tra i cittadini, ma anche tra le aziende.
Ci sono alcuni esempi, come quello di Imola, in cui i gruppi sono composti interamente da imprese che producono, consumano e scambiano energia elettrica completamente green.
A fine maggio di quest’anno si segnalavano 35 Comunità Energetiche effettivamente operative, 41 in fase di progetto e 24 in fase di costituzione, localizzate principalmente in Piemonte, in Veneto, in Emilia Romagna e in Lombardia (mappa di Legambiente).
Ma anche nelle Regioni del Sud come la Puglia (Comune di Biccari in provincia di Foggia), la Sicilia (Comunità Common Light) e la Campania (Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est) si sono attivate alcune Comunità Energetiche che coinvolgono cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni.
Inoltre, secondo uno studio del Politecnico di Milano, si stima che entro 5 anni le Energy Community in Italia saranno circa 40mila e coinvolgeranno circa 1,2 milioni di famiglie, 200 mila uffici e 10 mila PMI.
Come avrai compreso è un tema molto importante tanto che in questo momento si sta discutendo di ulteriori agevolazioni fiscali ed economiche per l’attivazione di nuove Comunità Energetiche composte principalmente da imprese.
Infatti fino al 12 dicembre sarà possibile partecipare alla Consultazione indetta Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con cui cittadini, imprese e istituzioni amministrative locali potranno inviare osservazioni e proposte riguardanti le Comunità Energetiche all’indirizzo di posta elettronica certificata dgaece.div03@pec.mise.gov.it utilizzando il Modulo di adesione alla consultazione scaricabile nel sito del Ministero.
Capuano Associati segue attentamente la discussione e siamo pronti ad aggiornati tempestivamente sugli sviluppi in corso, fornendoti una consulenza dettagliata sul tema e sulle novità dell’industrializzazione europea attraverso il nostro servizio dedicato GreenPassF24 | Industria 5.0 realizzato in collaborazione con Logcenter.
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