BANDO REGIONE CAMPANIA: FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI ALLE PICCOLE IMPRESE PER DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE 4.0 E SOSTENIBILITÀ - Capuano Associati
Posted on / by Antonella Capuano

BANDO REGIONE CAMPANIA: FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI ALLE PICCOLE IMPRESE PER DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE 4.0 E SOSTENIBILITÀ

Il 27 dicembre 2021 la Regione Campania ha pubblicato un bando rivolto alle micro e piccole imprese del territorio che vogliono investire in digitalizzazione, innovazione 4.0, sostenibilità ambientale e nuovi modelli organizzativi.

Il bando è finanziato nel quadro del FRC – Fondo Regionale per la Crescita, istituito dalla Regione nel 2021 per sostenere gli investimenti per la competitività, l’innovazione di processo e la sostenibilità ambientale.

L’ammontare totale delle risorse del fondo è pari a 195 milioni di euro: non tutti saranno messi a disposizione della misura in esame, ma la cifra rappresenta una forte spinta da parte delle istituzioni regionali per sostenere lo sviluppo delle imprese.

In questo articolo vedremo quali sono gli obiettivi del bando e le spese finanziabili: illustreremo poi le modalità di presentazione della domanda.

Obiettivi del bando

Imprese campane e innovazione: un contesto in pieno fermento. Nel corso del tempo sono state diverse le agevolazioni stanziate dalla Regione Campania per favorire gli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo, nuove tecnologie e digitalizzazione.

Se parliamo di ricerca, sviluppo e innovazione, i dati che arrivano dal territorio evidenziano una crescita decisa, sia nel settore pubblico che in quello privato. Secondo un recente rapporto di Unioncamere, ad esempio, la Campania è la terza regione italiana per numero di start up. Sul territorio regionale, infatti, sono presenti ben 1.205 start-up innovative: l’8,9% del totale nazionale (dati luglio 2021). Prima della Campania, solo Lombardia e Lazio, rispettivamente con il 26,7% e l’11,7% del totale.

In questo contesto si inserisce il Bando della Regione Campania appena pubblicato a sostegno delle micro e piccole imprese. La misura intende finanziare i programmi di spesa delle aziende beneficiarie in tre aree specifiche:

  • Digitalizzazione e Industria 4.0;
  • Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale;
  • Nuovi modelli organizzativi.

La misura è stata approvata a seguito di una valutazione preliminare che ha evidenziato la necessità di potenziare gli investimenti sul territorio. Gli effetti della pandemia da Covid-19, infatti, si sono fatti sentire sul tessuto produttivo regionale. Per questo, il bando sostiene le spese delle micro e piccole imprese e dei professionisti che intendono investire nel rafforzamento aziendale, nell’innovazione organizzativa e produttiva e nell’efficienza energetica secondo i nuovi “paradigmi post covid”.

I soggetti beneficiari che possono presentare domanda sono:

  • Micro e piccole imprese costituite e iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio di riferimento da almeno 12 mesi prima della data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
  • Liberi professionisti titolari di partita iva da almeno 12 mesi prima della data di pubblicazione del bando.

Tutti i beneficiari devono avere una propria unità locale sul territorio regionale, ossia una sede in cui l’impresa svolge abitualmente la propria attività. Gli investimenti oggetto del bando dovranno essere realizzati in tale unità locale.

Non sono ammessi soggetti che operino in via esclusiva nell’ambito di attività di esportazione, oppure nell’ambito della produzione agricola, della pesca o dell’acquacoltura. (Regolamento (UE) n. 1407/2013)

I soggetti ammissibili, infine, devono soddisfare altri requisiti di ordine generale. Ad titolo di esempio:

  • Non devono essere in stato di fallimento, liquidazione o altra procedura concorsuale.
  • Devono aver regolarmente adempiuto al versamento degli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi e non essere destinatari di provvedimenti di revoca totale delle agevolazioni pubbliche.
  • Non devono essere destinatari di sentenze di condanna passate in giudicato.

Dopo aver descritto gli obiettivi del bando, vediamo ora nello specifico quali sono le attività finanziabili e le spese eleggibili.

Cosa finanzia il bando

Come già anticipato, il bando pubblicato dalla Regione Campania per supportare la crescita delle micro e piccole imprese identifica tre aree di intervento:

  • Digitalizzazione e Industria 4.0: investimenti per l’acquisto di strumenti informatici e applicazioni digitali, la creazione o il miglioramento della rete informatica aziendale, anche a sostegno dei processi interni, l’acquisto di database a altri sistemi digitali per la raccolta, l’analisi e la conservazione dei dati. La misura finanzia inoltre investimenti per il miglioramento dei prodotti, dei processi e delle tecnologie.
  • Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale: investimenti per migliorare i risultati dell’impresa in tema sostenibilità ambientale e sociale. La misura sostiene anche le spese per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
  • Nuovi modelli organizzativi: piani di spesa per riorganizzare i processi interni all’azienda grazie a nuovi gestionali, impianti e attrezzature che aumentino la produttività e le performance economiche.

I progetti presentati devono prevedere un piano di spesa di ammontare compreso tra un minimo di 30.000 euro e un massimo di 150.000 euro.

Nei programmi di spesa possono essere inclusi i seguenti costi:

  1. Impianti e macchinari. I beni acquistati devono essere nuovi, funzionali al ciclo produttivo e utilizzati esclusivamente per le attività oggetto di agevolazione. Tra i beni ammissibili rientrano anche apparecchiature elettroniche hardware, oltre ad attrezzature complementari necessarie al funzionamento dei macchinari. I beni devono essere nuovi di fabbrica, strettamente necessari e funzionali al ciclo produttivo e ad esclusivo servizio dell’attività oggetto delle agevolazioni.
  2. Opere di impiantistica. Parliamo nello specifico di opere rivolte all’installazione dei beni descritti al punto a), all’adeguamento degli spazi dell’unità locale sede dell’intervento alle norme anti – covid, alla rimozione delle barriere architettoniche e all’efficientamento energetico. Le spese citate possono arrivare fino al 10% dell’investimento previsto.
  3. Servizi per la risoluzione di problemi gestionali, organizzativi, tecnologici, commerciali o produttivi. In particolare, sono ammissibili le spese per l’acquisto di servizi volti a migliorare le performance sociali e ambientali dell’impresa e la sua competitività. Sono incluse anche le spese per il conseguimento di certificazioni ambientali, di sostenibilità e di sicurezza, come ad esempio le certificazioni ISO14001 e EMAS.
  4. Software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici legati alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento.
  5. Costi amministrativi spese per studi di fattibilità, oltre alle spese e agli oneri per il rilascio di attestazioni e garanzie sul finanziamento. Le spese menzionate sono ammissibili fino al 10% del valore dell’investimento.

Tutte le spese devono essere tracciabili, sostenute dopo la presentazione della domanda e strettamente connesse alle attività di progetto. L’importo di ciascuna fattura che attesta l’acquisto di beni e servizi non può essere inferiore a 500 euro.

Bando piccole imprese regione Campania: green

Le imprese beneficiarie dovranno acquistare beni e servizi unicamente da fornitori con cui non sussistano relazioni amministrative, societarie o di parentela. In particolare:

  • Tra impresa acquirente e impresa fornitrice non devono esserci partecipazioni reciproche a livello societario.
  • Non rientrano tra le spese ammissibili beni o servizi forniti da soci, amministratori o dipendenti dell’impresa beneficiaria o da loro congiunti. Il divieto vale anche nel caso in cui i fornitori siano società terze che abbiano nella compagine azionaria o nel Consiglio di Amministrazione soci, amministratori o dipendenti dell’impresa che presenta il progetto.
  • Impresa acquirente e impresa fornitrice non devono aver fatto parte di uno stesso gruppo societario nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda.

Le agevolazioni coprono il 100% dei costi inseriti nel programma di spesa e prevedono una forma di sostegno mista:

  • Il 50% delle spese è coperto da contributo a fondo perduto;
  • Il 50% delle spese è sostenuto da un finanziamento a tasso zero della durata di 6 anni, da rimborsare in 60 rate + 12 rate di preammortamento. A copertura del finanziamento, i beneficiari devono fornire garanzie personali o reali.

Le agevolazioni sono concesse in regime de minimis (Regolamento UE n. 1407/2013): ciò significa che l’importo totale erogato all’impresa, cumulato con eventuali altri finanziamenti o contributi ricevuti nell’esercizio finanziario corrente e nei due precedenti, non potrà superare i  200.000 euro

Occupiamoci ora delle modalità operative previste per presentare domanda di finanziamento.

Come presentare la domanda

La richiesta di finanziamento al bando della Regione Campania per sostenere la crescita delle micro e piccole imprese può essere presentata dalle ore 12:00 del 10 febbraio 2022 e fino alle ore 12:00 del 14 marzo 2022.

Le domande devono essere inoltrate esclusivamente attraverso la piattaforma telematica incentivi.sviluppocampania.it , a cui le imprese beneficiarie possono accedere tramite SPID o CIE intestate al titolare o al legale rappresentante. La domanda, prima dell’invio, andrà sottoscritta con firma digitale dal titolare o rappresentante legale dell’impresa.

Dopo l’invio, ad ogni richiedente sarà associato un codice identificativo della domanda presentata. Gli uffici competenti della regione Campania invieranno successive comunicazioni in merito al processo di istruttoria e valutazione all’indirizzo PEC dell’impresa, indicato nella domanda di agevolazione.

Il fac simile della modulistica per presentare la richiesta di finanziamento è stato pubblicato sul sito di Sviluppo Campania. Il documento indica con precisione le informazioni da inserire nella candidatura telematica: in sintesi, il proponente dovrà:

  • Fornire i dati di base relativi all’impresa o al libero professionista richiedente: sede, numero di addetti, codice Ateco di riferimento ecc.;
  • Presentare il progetto con una breve descrizione;
  • Indicare sinteticamente i prodotti/servizi dell’impresa e descrivere il mercato di riferimento;
  • Descrivere i bisogni che il progetto intende soddisfare, i suoi obiettivi e i risultati che si intendono raggiungere;
  • Indicare nel dettaglio quali azioni verranno sviluppate;
  • Indicare l’ammontare complessivo dell’investimento e le singole voci di spesa ammissibili;
  • Produrre le dichiarazioni necessarie a verificare che l’impresa proponente sia effettivamente una piccola o micro impresa (nel caso in cui a presentare la domanda sia un’azienda);
  • Fornire i dati economico-finanziari relativi all’impresa che ne dimostrino la capacità di restituire il finanziamento;
  • Presentare una serie di autodichiarazioni, tese a confermare il rispetto dei criteri di eleggibilità previsti dal bando da parte del proponente.

Bando piccole imprese regione Campania: reti

Il bando è a graduatoria: ciò significa che non è prevista nessuna premialità per le aziende che presentano la domanda per prime. Il processo di esame delle domande, infatti, è esclusivamente valutativo.

Tra i principali criteri secondo cui verranno valutate le domande, oltre alla verifica del rispetto dei criteri formali di ammissibilità già citata, figurano:

  • Impatto del progetto presentato sull’incremento della capacità produttiva dell’azienda,
  • Effetti sul miglioramento della competitività sul mercato oppure, a seconda del tipo di intervento, delle performance ambientali e sociali dell’impresa;
  • Equilibrio del piano di spesa, nel rispetto dei limiti previsti;
  • Sostenibilità economico finanziaria dell’iniziativa.

La Regione Campania, inoltre, ha definito alcuni criteri di priorità specifici che premiano le imprese:

  • in possesso del rating di legalità;
  • che non effettueranno licenziamenti di personale nel periodo di realizzazione dell’investimento;
  • qualificate come imprese giovanili o femminili;
  • che lavorano in ambiti compresi nella Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3) della Regione Campania.

Per ulteriori informazioni sull’agevolazione, vi invitiamo a contattare i nostri uffici.

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